ILLUMINAZIONE PUBBLICA: NUOVI INTERVENTI CON TECNOLOGIA LED
Spesso mi capita di leggere articoli dove le Pubbliche Amministrazioni si vantano di aver affidato direttamente alla Società Enel Sole o similari l’adeguamento degli impianti di illuminazione pubblica mediante la sostituzione di apparecchi esistenti con i nuovi LED.
Vorrei informare le Amministrazioni Comunali che esistono alcune leggi e decreti che vincolano la gestione dell’illuminazione pubblica come:
- Testo unico sugli Enti Locali dove è previsto che gli impianti siano di proprietà comunale.
- La Legge 163/2006 che prevede la gara OBBLIGATORIA oltre i 40.000 Euro.
- Il Decreto Ronchi che prevede per Legge che i contratti con Enel Sole scadono alla data del 31/12/2010.
- Le normative relative alle responsabilità separate dove la società che fornisce i materiali, progetta, costruisce, collauda e fa la manutenzione degli impianti può avere dei conflitti di interesse.
A tale fine mi permetto di portare a conoscenza che nell’adunanza del 14 marzo 2012 l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha esaminato le segnalazioni sul servizio dell’illuminazione pubblica presentate da alcuni comuni e ritiene che, come recentemente confermato anche dal Consiglio di Stato, tutti gli affidamenti diretti del servizio di gestione detenuti da Enel Sole in forza di convenzioni giunte al loro termine e prorogate tacitamente devono ritenersi scaduti anche nei casi in cui la proroga tacita fosse esplicitamente prevista nel testo della convenzione. In tali casi, la gestione del servizio deve considerarsi quindi una mera gestione di fatto, alla quale non possono applicarsi le previsioni normative riservate alle convenzioni ancora validamente in vigore.
Inoltre, ENEL Sole, pur detenendo diritti di privativa industriale sul sistema di illuminazione a LED denominato “Archilede”, non è l’unico produttore ed installatore qualificato di sistemi a LED per l’illuminazione pubblica, pertanto, pur essendo gli impianti da riqualificare di proprietà ENEL Sole s.r.l., il Comune può ricercare soluzioni alternative e concorrenziali superiori, in primis facendo realizzare un audit energetico da professionisti qualificati, i quali dovranno redigere una sorta di progetto preliminare/definitivo (sulla base di una mappatura e censimento) discusso ed approvato dall’Amministrazione. Sulla base di questo redigere un capitolato dettagliato che imponga alle ditte in gara per l’affidamento del servizio di gestione degli impianti il rigido rispetto delle condizioni contrattuali. Si procederà poi con la riqualificazione di parte dei punti luce da gestire e il subentro del nuovo gestore nella proprietà degli impianti Enel Sole, secondo quanto previsto da leggi e decreti. I Comuni che procederanno al riscatto di tali impianti ed indiranno una gara per il loro ammodernamento e gestione. Così facendo, non solo favoriranno un confronto concorrenziale tra gli operatori interessati, ma avranno assicurati ulteriori risparmi non avendo Enel Sole come unico negoziatore.
MA IN ITALIA SI CONOSCONO LE LEGGI?
In conclusione siamo così sicuri che tutti gli apparecchi a LED proposti siano così economici?
Volete che facciamo due conti?
Siamo sicuri che nessun apparecchio a LED sia dannoso per la salute?
Dobbiamo attendere che l’autorità di controllo sui contratti pubblici vi citi in merito?
Nel frattempo il cittadino paga!!!!!
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