Il panorama normativo che delinea i contratti e la gestione degli impianti di illuminazione pubblica sta cambiando continuamente, e dal 20 luglio ci sono altre novità.
In pratica, con l’ultima decisione della Corte Costituzionale si azzera l’articolo fondamentale su cui, nel corso degli ultimi 11 mesi, si era sviluppata l’azione degli enti locali in materia di servizi pubblici locali, ivi inclusa la “pubblica illuminazione”.
Vengono, fra l’altro a decadere, i riferimenti diretti:
- alla assunzione della delibera-quadro.
- al periodo transitorio per gli affidamenti fatti “in house”
- valori contabili relativi agli investimenti, ammortamenti valore residuo.
Governo e Parlamento dovranno certamente correre ai ripari e, forse già nella legge di conversione del decreto sulla “spending review”, verranno inserite le scelte che cercheranno di colmare il vuoto normativo generato da questa sentenza.
Durante questo periodo di indeterminatezza c’è la possibilità che l’ente proprietario degli impianti presenti agli Enti Locali alcune proposte di intesa diretta per la gestione del servizio e la riqualifica degli impianti o, addirittura, per la loro acquisizione in proprietà.
E’ importante quindi essere a conoscenza di alcuni punti fondamentali che la recente sentenza non ha minimamente intaccato, o addirittura ha ripristinato.
- Resta invariata e cogente la normativa che prevede la “proprietà pubblica degli impianti”.
- La responsabilità degli amministratori locali sul funzionamento degli impianti di proprietà, pertanto il Comune ha il diritto/dovere di acquisire dati di conoscenza sugli impianti (tipologia di protezione, classi di isolamento, messa a terra, ecc) che molto spesso non vengono forniti in modo esaustivi. E’ inoltre opportuno che il Comune si attivi per una valutazione tecnico-economica di parte, al fine di effettuare una congrua valutazione sia del valore di acquisizione sia degli importi necessari per i futuri interventi di riqualifica e ammodernamento.
- E’ inoltre necessario sapere che gli affidamenti diretti di lavori devono soggiacere al codice dei contratti anche per gli impianti utilizzati per “servizi pubblici locali”.
- Non si possono affidare direttamente lavori straordinari per impianti che rimangano in proprietà al privato.
- E’ bene essere a conoscenza che qualsiasi apparente donazione offerta dall’attuale proprietario degli impianti al fine di riqualificare l’esercizio genererà incrementi del valore di acquisizione da pagare al momento dell’acquisizione degli impianti.
- Qualsiasi proposta che verrà sottoposta a fine di generare risparmi energetici porterà benefici all’ente solo se non siano presenti condizioni di promiscuità di fonte energetica e se i canoni di consumo non siano calcolati forfettariamente.
- La sentenza della Corte ha abrogato, fra l’altro, l’obbligo di garantire il proseguimento del servizio pubblico “alle medesime condizioni”. E’ dunque scomparsa la clausola che sanava le gestioni prive di un contratto regolare oppure illegittimo.
- L’Ente locale ha il diritto, ma ancor più il dovere di chiedere contratti – ponte per tutti i contratti non validi, per le situazioni in “proroga di fatto” , per quelli che prevedono corrispettivi non congrui al fine di regolarizzare la gestione a prezzi equi.
- Le gestioni CONSIP del servizio pubblica illuminazione sono possibili. Presuppongono però la proprietà degli impianti e una preventiva verifica strutturale sugli impianti e debbono essere preceduti dalla risoluzione di contenzioni con Enel Sole.
La spesa per energia da illuminazione rimane una della principali voci di costo dei bilanci comunali. Affrontare questo problema in modo oculato può consentire di programmare risparmi strutturali importanti. In ogni caso aiuta a riqualificare le città ed a migliorare l’ambiente.
Il nostro studio, insieme a partner legali con cui collabora, è a Vostra disposizione per:
- la regolarizzazione immediata della attuale gestione sotto il profilo della legittimità e congruità dei costi;
- l’assistenza per la valutazione delle proposte Enel Sole;
- il rilievo degli impianti al fine di evitare il rischio di danni erariali e dolo;
- valutazioni puntuali e preventive degli interventi che si renderanno necessari a seguito dell’acquisizione in proprietà;
- progettazione complessiva degli interventi assicurando il rispetto delle norme (procedurali e gestionali) e l’efficienza energetica;
- Piani Regolatori dell’Illuminazione pubblica;
- impostazioni e avvii delle future gestioni;
- assistenza in fase realizzativa di appalti complessi poliennali.
Per qualsiasi esigenza non esitate a contattare lo “Studio elettrotecnico Per.Ind. Torelli s.s.”
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