Dopo oltre 130 anni di onorato servizio, le vecchie lampadine ad incandescenza, vanno in pensione dopo . Tanto tempo è infatti passato da quando le inventò Edison.
Inventata nel 1878 da Thomas Alva Edison, invenzione contestatagli dal tedesco Heinrich Goebel che, emigrato a New York, avrebbe realizzato la prima lampadina a incandescenza 25 anni prima, nel 1854 (è un fatto che Edison ne acquistò i diritti di inventore dalla vedova), la vecchia lampadina che Edi, l’aiutante di Archimede Pitagorico nei fumetti Walt Disney, sfoggia al posto della testa è ormai stata soppiantata da una nuova generazione di luci a basso consumo energetico.
Dal 1 settembre 2012, è scattato il divieto di vendita delle ultime in circolazione, quelle di potenza compresa tra i 25 e i 40 watt. Le altre erano invece già state gradualmente eliminate dal 2009, in base alla normativa europea sull’Ecodesign o direttiva EUP (Energy Using Products) 2005/32/EC. Poi, dal 1 settembre 2016 il divieto sarà esteso anche alle lampade alogene a bassa efficienza.
Le lampadine tradizionali a incandescenza trasformano in luce soltanto il 5-10% circa dell’energia che consumano, mentre il resto va a produrre calore: il loro consumo è quindi molto più alto di quello di prodotti più recenti, come le lampadine fluorescenti compatte e le alogene a basso consumo di energia, o di tecnologie emergenti, come i diodi a emissione luminosa (Led).
Finalizzato al risparmio energetico e alla lotta contro i cambiamenti climatici, spiega la Commissione Ue, il divieto è scattato nel 2009 con le lampadine di potenza superiore ai 100 watt, per poi essere esteso a quelle meno potenti fino, appunto, al 1 settembre, quando sono sparite le ultime in circolazione.
Entro il 2020, secondo La Commissione Ue, queste misure dovrebbero portare a un risparmio energetico pari al consumo di 11.000.000 di famiglie all’anno, e a una riduzione delle emissioni di anidride carbonica di 15.000.000 di tonnellate all’anno.